La gestione del rischio ESG e la finanza sostenibile nelle catene globali del valore
Nel corso del convegno “Sostenibilità e Geopolitica: l’ora dell’Europa”, organizzato da AWOS, è intervenuta Rita Cappariello, del Servizio Educazione Finanziaria di Banca d’Italia, con una relazione dal titolo “La gestione del rischio ESG e la finanza sostenibile nelle catene globali del valore”.
Cappariello ha sottolineato come da una quindicina d’anni i fattori ESG (Environment, Social, Governance) siano presi in considerazione non solo dalle imprese, ma anche dalla finanza nell’indirizzare i capitali verso progetti di sostenibilità. Tale tendenza riflette l’opinione sempre più diffusa tra gli investitori secondo cui rispetto dell’ambiente, tutela dei diritti e buone pratiche di governo aziendale incidano sui profili di rischio delle imprese e sulla loro redditività.
Una problematica rilevata da Cappariello riguarda la disponibilità limitata di informazioni, dati e standard di divulgazione universalmente concordati, che permettano di valutare l’effettivo allineamento dell’impresa ai criteri di sostenibilità, al fine di prevenire il rischio di pratiche di green/social washing.
A livello Ue, la Commissione ha delineato una strategia per definire un quadro regolamentare che consenta di individuare imprese, progetti e investimenti sostenibili, rafforzando gli obblighi di trasparenza nel settore dei servizi finanziari, rendendo più trasparenti le metodologie per definire i parametri di riferimento dei fattori ESG.